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"Per cinquecento pendolari troppo difficile arrivare a lavoro a Firenze: 100 minuti di ritardo"

Quasi cento minuti di ritardo in totale per arrivare al lavoro e all'Università da Val di Chiana e Arezzo con due dei treni più utilizzati da circa cinquecento pendolari: il R3152 Foligno- Firenze SMN e l'IC 580 Terni-Milano.

Il primo, alla stazione di Castiglion Fiorentino è stato annunciato con 20 min di ritardo, diventati poi 25, 30 e 45. Molti pendolari chianini hanno deciso di prendere l'auto per evitare di entrare, per l'ennesima volta, in ritardo al lavoro. Altri, facendo il conto dei tempi di percorrenza in autostrada, hanno deciso di aspettare il R3152 consapevoli di dover affrontare un altro ritardo in ufficio e in facoltà.

CASI - "Arrivo a Firenze SMN con 45 min di ritardo". Silvia vive a Castiglion Fiorentino e lavora nella zona di Rifredi: "Per l'ennesima volta sono costretta a prendere un'ora di permesso. Ho perso tre coincidenze per Rifredi e per miracolo sono riuscita a salire sul treno per Viareggio che, 'per fortuna', era in ritardo di 15 min".

"Stavo per prendere la macchina ma non ho voluto rischiare di trovare una coda in autostrada. E poi c'è il problema del traffico di Firenze e del parcheggio - dice Alessio, pendolare di Foiano che lavora in zona Campo Marte - Siamo arrivati a Firenze CM quasi alle 9.00 e dovevo entrare al lavoro alle 8.30. Ancora una volta sono costretto a chiedere un'ora di permesso".

Per i pendolari aretini che, oltre all'abbonamento regionale, hanno con un ulteriore abbonamento InterCity da 150 euro annui (tariffa ridotta grazie a una convenzione con la Regione Toscana) non è andata meglio. "L'IC 580 viaggia con un ritardo di 51 minuti per un inconveniente tecnico", si leggeva sul sito viaggiatreno.it. Arrivo a Firenze alle 8.57 invece delle 8.07.

Purtroppo i ritardi dei convogli InterCity sono fisiologici e il 580 (insieme al 595) è tra questi. I Comitati dei pendolari di Arezzo e Valdichiana lo hanno denunciato innumerevoli volte ma nulla è cambiato nonostante l'impegno preso con Trenitalia all'incontro avuto insieme all'assessore regionale ai Trasporti, Vincenzo Ceccarelli, dello scorso aprile. E tra i pendolari c'è il sospetto che siano causati per eliminare definitivamente il servizio degli InterCity.