Segnalazioni

La lettera: "Un calcio contro la mia compagna, nessuno interviene"

"Gent.ma Redazione di Firenze Today, mi chiamo Simone e sono un Vs. assiduo lettore. Vorrei scriverVi queste poche righe per far presente uno spiacevole fatto accaduto ieri a Firenze alla mia compagna Ilaria di 32 anni. In pieno giorno, alle 15.45 circa, dopo la mattinata di lavoro, Ilaria si è recata a prendere il tram a Valfonda come fa abitualmente. Mentre era in attesa di salire sul convoglio appena arrivato, impegnata a dare indicazioni ad una ragazza che chiedeva informazioni sul tram, si è incrociata con un ragazzo di 20 anni circa, di origine africana e dal volto coperto da una Kefia, che le ha tirato un calcio colpendola all'inguine e dileguandosi tra la gente. Ilaria si è accasciata dolorante a terra nella totale indifferenza. Nessuno dei tanti presenti e testimoni si è fermato per intervenire o quantomeno per verificare come stesse Ilaria. Salita sul tram dolorante e in lacrime insieme ai testimoni dell'accaduto ha continuato a essere completamente ignoranta. Fattasi forza, vedendo dai finestrini del tram che il ragazzo continuava a rimanere tranquillo e seduto sui gradini davanti alla fermata, ha trovato il coraggio di scendere ad Alamanni per andare a denunciare il fatto ai Vigili Urbani presenti. I vigili gentilissimi che l'hanno assistita le hanno detto che il ragazzo è già noto alle forze dell'ordine, risulta essere un senza fissa dimora pare con problemi psichici con già una denuncia a carico e che prima di una terza denuncia non potranno intervenire con il TSO (trattamente sanitario obbligatorio). Riaccompagnata alla fermata del tram direttamente dai Vigili Ilaria si è incrociata nuovamente col suo aggressore che continuava a star stravvaccato sugli stessi gradini. Oggi Ilaria dovrà tornare a lavoro con la paura di incontrare nuovamente questa persona, con la speranza che non abbia voglia di vendicarsi per la denuncia. Detto questo, se realmente questo ragazzo ha problemi psichici, non posso certo accanirmi su di lui ne tantomeno fomentare odio per gli immigrati, ma la cosa che ritengo sia da sottilineare e che mi ha convinto a scrivervi (anche contro la volontà della mia compagna) è la totale indifferenza delle persone presenti che fa male sicuramente più di un livido che guarirà in pochi giorni. Spero che queste righe abbiano ancora più risalto alla vigilia delle festa della donna. Certi di un Vs. gentile riscontro in merito, i miei più cordiali saluti". Simone


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