Pd e primarie a Firenze: Ferrucci stoppa la corsa di Fantoni contro Renzi
Il segretario regionale del Pd fa il punto: "Per i sindaci al termine del primo mandato, se c'è un giudizio positivo sul loro operato, non penso ci sia bisogno di fare primarie". Ma l'ex assessore: "Le primarie sono previste dalle regole"
Firenze “ha bisogno di essere e governata a tempo pieno, non part-time: non è sensato pretendere di esercitare insieme due incarichi così importanti, quello di sindaco e di segretario del Pd”. E ancora: in questi anni “non è stato fatto praticamente nulla, salvo che per il centro”. Il virgolettato è di Claudio Fantoni. Il bersaglio, il suo ex ‘capo’ al tempo del suo assessorato al bilancio in Palazzo Vecchio: l’attuale sindaco, Matteo Renzi.
Fantoni l’8 dicembre, per le primarie, voterà Cuperlo. E su questo solco, a proposito di primarie, avrebbe una gran voglia di fare il Cuperlo di turno alle primarie per la poltrona a sindaco di Firenze. Sfidare il suo ex sindaco a cui ha sbattuto la porta in faccia nel giugno del 2012. E a cui fa la ‘guerra’ da circa un annetto.
Gli fa la ‘guerra’ ma non sa ancora se potrà sfidarlo in campo aperto. Anzi, Fantoni, a dir la verità un po’ lo sa. Le primarie a Firenze, per quel che riguarda la partita a sinistra, per adesso non sono in agenda. Anche perché Renzi si sta apprestando a prendere il vertice di quel partito che poi lo dovrebbe rimettere in discussione a Firenze. Da segretario. Possibile? Diciamo che la questione è molto complicata, così per esser buoni.