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Tra Etruria e antichi mondi a Urban Center

In mostra presso l'Urban Center di Marradi (FI) oltre 30 pittosculture di Anna Maria Guarnieri che ripercorrono la storia della Toscana e delle antiche civiltà del mondo.

Presso l'Urban Center di Marradi (FI), si inaugura alle ore 16:00 di Sabato 4 Novembre 2017, alla presenza dell'artista Anna Maria Guarnieri, del curatore Roberto Cellini presidente del Centro d'arte Modigliani Scandicci, della scrittrice Livietta Galeotti Pedulli presidente del comitato “Amici di Lanfranco Raparo” e delle autorità cittadine, la mostra d'arte “Tra Etruria e antichi mondi”.
Dunque, dopo il successo riscontrato a Signa (FI), la personale “Tra Etruria e antichi mondi” si sposta a Marradi e si arricchisce di nuove opere, tra le quali, una dedicata al poeta dei Canti Orfici, Dino Carlo Giuseppe Campana e al suo breve e intenso amore con la bella Sibilla Aleramo. Il grande poeta visionario toscano, nato a Marradi nel 1885 e morto a Scandicci nel 1932 è stato tanto ignorato in vita, quanto clamorosamente rivalutato negli ultimi anni, tanto che i suoi Canti Orfici, sono considerati oggi un'opera imprescindibile della poesia moderna italiana. Anche la tormentata vicenda biografica di Campana, la sua follia e l'intreccio amoroso con la sua Sibilla, sono state in tempi recenti, oggetto di film, spettacoli teatrali e fonte ispiratrice per Anna Maria Guarnieri.

Per questa ennesima personale oltre 30 opere di generoso formato saranno esposte nella sala dell'Urban Center, opere realizzate con la particolare tecnica della pittoscultura, venate di surrealismo e simbolismo, che ripercorrono, con una serie di flashbacks, la storia dei popoli della toscana e delle principali civiltà del globo. Anna Maria Guarnieri è anche chiamata l'artista “archeologa” proprio perché da anni mostra attraverso reperti archeologici rinvenuti ad ogni latitudine e da lei reinterpretati, l'evolversi e il continuo succedersi delle civiltà del pianeta. “Noi (ci dice l'artista), portiamo nel nostro corpo e nel nostro essere, ogni civiltà del pianeta, in ognuno di noi c'è il risultato della storia dell'uomo, dalla scoperta del fuoco ai nostri giorni e io con le mie opere, mi affanno a diffondere questo messaggio, ovvero che da soli non siamo niente, ma che con il contributo di altri, possiamo raggiungere mete, neppure sperate”.


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