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Romeo e Giulietta al Teatro di Rifredi

Romeo e Giulietta al teatro di Rifredi

Dopo la prima nazionale al Teatro Rossini di Pesaro, lunedì 7 alle ore 21 e martedì 8 dicembre alle 16:30 arriva al Teatro di Rifredi la Compagnia Junior del Balletto di Toscana con un adattamento tutto nuovo del classico Romeo e Giulietta firmato da Davide Bombana. 

Una versione appassionata, teatrale e avvincente che riporta la vicenda dei due sfortunati amanti veronesi al giorno d'oggi, ai conflitti sociali e culturali che viviamo quotidianamente.

Ancora una volta, in un inesorabile ritorno, la cronaca ci ripresenta atrocemente il contrasto tra due mondi opposti -due visioni antitetiche della società, della politica, della religione-  che entrano in rotta di collisione, e nella loro follia travolgono ogni sentimento di umanità. E tra questi, proprio quello più forte e innocente: l'amore.

Questa nuova versione di Romeo e Giulietta, sembra cogliere in profondità questo senso di frustrazione di fronte all'incapacità di invertire una dinamica antica come l'uomo. Nell'invenzione del coreografo la leggenda shakespeariana di Romeo e Giulietta si è infatti andata a sovrapporre all'eco della  reale vicenda di Admira e  Bosko - lei musulmana, lui il suo fidanzato serbo - uccisi da un cecchino nel tentativo di fuggire dal macello di Sarajevo, durante il conflitto balcanico, appena venti anni fa. 

Dalle note di Davide Bombana: “Romeo e Giulietta è il balletto che ho danzato con più frequenza nella mia carriera di ballerino impersonando i ruoli di Romeo e Mercuzio innumerevoli volte in diverse versioni coreografiche. Il capolavoro di Prokofiev, lacerante nella sua tragicità, mi sta a cuore forse più di ogni altro balletto. Personalmente trovo che la vicenda di Romeo e Giulietta sia di grande attualità oggi più che mai. L'intolleranza, la violenza, gli odi atavici, gli scontri tra faide ed etnie diverse hanno raggiunto oggi un grado di tensione come forse mai in passato. La vera tragedia di Romeo e Giulietta rimane la sconfitta dell'amore, al suo stadio più puro, davanti alla cecità ed alla barbarie dell'odio razziale, del conflitto di ideologie e religioni”.
 


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