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Pitti Uomo 105, i numeri della manifestazione

Oggi l'ultimo giorno della kermesse. I primi dati parlano di un aumento dei compratori stranieri coi brand italiani che strizzano sempre più l'occhio a nuovi mercati. Sempre più importanti AI e vintage.

Sono dati in aumento quelli registrati dalla 105° edizione di Pitti Uomo che oggi vede il suo ultimo giorno e ha visto la presenza di ben 832 brand, di cui quasi il 60 per cento italiani. Rispetto all'edizione dello scorso gennaio, sono aumentati i buyer stranieri così come i visitatori. I brand hanno spiegato di puntare a nuovi mercati esteri da esplorare mentre, insieme ai colori neutri e tagli comodi, AI e vintage hanno avuto un posto di rilievo nella manifestazione.

Numeri in aumento

Già durante la manifestazione si era potuto registrare un aumento sia dei compratori esteri che dei visitatori. Nell'attesa dei numeri finali che arriveranno nei prossimi giorni, rispetto al gennaio 2023 si è già potuto registrare un aumento del 4% circa in termini di persone e del 6% in termini di punti vendita.

I I buyer sono stati più di 13mila, di cui 4.700 arrivati dall'estero. I primi paesi in ordine di affluenza, per quanto riguarda le persone, sono stati Germania, Regno Unito, Olanda, Spagna, Turchia, Francia, Giappone e Stati Uniti. 

Nuovi mercati

Durante la kermesse si è potuto riscontrare il costante recupero di mercati asiatici come quello cinese, coreano, taiwanese e di Singapore. Allo stesso tempo le aziende presenti hanno parlato dei possibili nuovi mercati da esplorare. Dati alla mano, per la moda italiana quelli relativi ai primi sette mesi del 2023 parlavano di un aumento dell'export pari all'11,4 per cento con un volume di affari di 5,4 miliardi di euro.

Il mercato extra Unione Europea è leggermente più importante rispetto a quello Ue, visto che fuori dal continente mandiamo il 54,3 per cento delle nostre esportazioni. Se la maggior parte dei brand mira a consolidarsi nei paesi asiatici e dell'est europeo, durante la manifestazione molti di loro hanno affermato di iniziare a guardare all'Africa dove tanti marchi hanno già aperto o stanno aprendo negozi in paesi come Costa d'Avorio, Congo e Angola. 

Tra Intelligenza Artificiale e vintage

Insieme alle numerose nuove collezioni presentate, tra cui quella dei designer della manifestazione Steven Stokey-Daley, Luca Magliano e Todd Snyder oltre al progetto Neudeustch pensato da Julian Daynov sul new wave tedesco, in una kermesse in cui si è vista una prevalenza di toni neutri e il ritorno al taglio comodo stile anni '80 oltre a richiami al velluto e alle sbrilluccicanti paillettes, hanno trovato largo spazio l'intelligenza artificiale, con progetti innovativi come quello sul come ingannare le telecamere di Rachele Didero e il vintage. 

Quest'ultimo ha avuto un polo dedicato e non c'è da stupirsi: stando alle ricerche di mercato, nel 2022 il settore di seconda mano ha visto 24 milioni di italiani fare acquisti per un valore di 25 miliardi di euro.

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