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La “musica… in gioco” di Bartezzaghi col piano di Fossi, percussioni e pubblico

Il 28 ottobre alla Sala Vanni lo scrittore ed enigmista Stefano Bartezzaghi “giocherà” con il pianista Matteo Fossi, il Siena Percussion Quartet, alcuni allievi della Scuola di Musica di Fiesole e persino il pubblico. Musiche di Mozart, Rossini, Satie, Reich e Zivkovich. Il 27 ottobre, primo incontro del ciclo “Svelare la musica”, prove aperte (a ingresso gratuito) con Bartezzaghi, Fossi e gli altri interpreti di “Musica... in gioco”.
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«Se, quando gioca, la parola è quasi musica, la musica, quando gioca, che cos’è?». Così Stefano Bartezzaghi, il signore indiscusso del gioco nelle sue varie coniugazioni (intellettuale, linguistica, enigmistica), esprime l’interrogativo attorno a cui ruota il secondo spettacolo della 16^ edizione del festival “Suoni riflessi” (in corso in queste settimane alla Sala Vanni di Firenze) che lo vede protagonista.
L’appuntamento, intitolato “Musica… in gioco”, è domenica 28 ottobre alle 11 di mattina. A dialogare musicalmente con Stefano Bartezzaghi, sarà il pianista Matteo Fossi, uno dei maggiori cameristi italiani, insieme al Siena Percussion Quartet (Federico Poli, Marco Farruggia, Iacopo Rossi, Davide Montagnoli) e alcuni giovani allievi della Scuola di Musica di Fiesole (Sebastian Suvini e Ruben Have violini, Lisa Spinelli viola, Marina Margheri violoncello, Antonio Frausto e Niccolò Benucci corni).
Bartezzaghi e i musicisti “giocheranno” in successione con il Mozart di Uno scherzo musicale in fa maggiore K 522 (un frammento), il Rossini del Petit caprice nello stile di Offenbach, il Satie dei Veri preludi flaccidi (per un cane) e della Sonatina burocratica, il Reich di Clapping Music (per pubblico e percussioni) e col Trio per uno 1° e 3° movimento (per percussioni) di Nebojsa Jovan Zivkovich (1962 Sremska Mitrovica, Serbia). Infine, nell’ultimo brano in programma, si arriverà a scomodare il Mozart che si diverte a giocare ai dadi (Gioco dei dadi musicali, con Edoardo Rosadini, Matteo Fossi al pianoforte e la partecipazione del pubblico).
Come scrive nel libretto di sala Matteo Fossi, che è vice direttore del festival “Suoni riflessi”, fondato e diretto da Mario Ancillotti, «la nostra lingua, ahinoi, è una delle poche al mondo in cui non c’è un solo lemma per definire suonare e giocare: pensiamo, ad esempio, ai nostri cugini inglesi (to play), francesi (jouer), tedeschi (spielen)… Forse loro hanno capito meglio di noi che la Musica sa essere seria anche quando “scherza”, e nella nostra arte tutti i più grandi compositori (anche quelli più insospettabili, anche Bach e Beethoven) hanno giocato con la musica. Chi meglio di Stefano Bartezzaghi per aiutarci in questa avventura?».
I biglietti saranno in vendita circa un’ora prima dell’inizio degli spettacoli al botteghino di Sala Vanni (piazza del Carmine al n. 19). Per prenotare: 055-699223. Biglietto intero 12 euro, ridotto 8 euro. Chi ha la card di Rete Toscana Classica ha diritto alla riduzione.
Sabato 27 ottobre alle 18, sempre in Sala Vanni, si potrà assistere al 1° incontro a ingresso libero di “Svelare la musica” con Stefano Bartezzaghi, Matteo Fossi e gli altri interpreti della “Musica… in gioco”: un ciclo di prove aperte «a tu per tu coi protagonisti dei concerti del giorno dopo», per illustrare a chi verrà ai concerti alcuni segreti delle musiche in programma e del modo di interpretarle.


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