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Rete da polli e stucco: rinasce la galleria Quadrante nel museo del Novecento | FOTO

È stata una delle gallerie d’arte più significative della scena fiorentina degli anni ’60. Al Museo Novecento di Firenze ora è possibile visitarne una ricostruzione grazie alla mostra "Un progetto per l'arte - Quadrante"(1961–1964), dal 16 giugno al 1 ottobre 2017. 

L’ inaugurazione è venerdì 16 giugno, alle ore 18.00; accesso al Museo e alla mostra gratuito su prenotazione – scrivere a segreteria.museonovecento@muse.comune.fi.it.

La mostra è un'opportunità per approfondire una figura di spicco nel panorama culturale fiorentino del secondo dopoguerra come il suo progettista Vittorio Giorgini e per ricostruire il ruolo strategico della galleria, crocevia delle principali tendenze artistiche del momento, tuffandosi appieno in una stagione straordinaria per la città.
 
L'esposizione è distribuita tra primo e secondo piano del Museo Novecento, raccoglie una selezione di artisti legati alla galleria Quadrante e si sviluppa come approfondimento delle sezioni 4 e 6 della collezione permanente, dove già sono presenti alcuni dei protagonisti di quell’incredibile stagione. Per l’occasione sono esposte opere di Corrado Cagli, Antonio Bueno, Gualtiero Nativi, Gherardo Rueda, Paolo Masi, Riccardo Guarneri, Silvio Loffredo e Alberto Moretti. La sezione 5, al primo piano del Museo, ospita invece disegni del progetto, fotografie d’epoca, i Bollettini e gli articoli di giornale che documentano la felice stagione della galleria e il fermento culturale della Firenze di quegli anni, di cui Giorgini fu un protagonista ma anche lettere, cartoline e cataloghi con dediche, che ricostruiscono il suo legame con gli artisti. Si tratta di testimonianze documentarie provenienti da B.A.Co. (Baratti Architettura e Arte Contemporanea) – Archivio Vittorio Giorgini. Nella saletta proiezioni è possibile ascoltare il sonoro originale della conferenza che André Bloc, architetto, scultore, pittore e saggista, fondatore della rivista “Architecture d’Aujourd’hui”, tenne a Quadrante il 10 novembre 1962 in occasione dell’inaugurazione della sua esposizione, unitamente a una selezione di fotografie.


 
Lo spazio espositivo è allestito come una partitura ispirata al progetto originale di Vittorio Giorgini, che rappresentò sicuramente uno dei tratti distintivi di Quadrante. Un allestimento che puntava a sottolineare, secondo il desiderio della sorella Matilde, direttrice artistica della galleria, la necessità di un forte legame fra i linguaggi, unendo architettura e pittura in una ricerca sinergica. Un intervento architettonico nato dall’esigenza di ottimizzare le piccole dimensioni dello spazio a disposizione e “svecchiare” un ambiente che rischiava di risultare eccessivamente austero. La sede della galleria si trovava infatti al primo piano di un palazzo antico su lungarno Acciaioli, una sorta di loft che indusse Giorgini a ridefinire gli spazi ricorrendo a soluzioni progettuali innovative, quelle che poi caratterizzeranno tutto il suo percorso artistico. Fu così che le pareti si trasformarono in superfici sinuose, ondulate, lontane dalle geometrie più classiche, raggiungendo il duplice obiettivo di ottimizzare la struttura a disposizione e ottenere un ambiente insolito, una sorta di caverna organica fortemente suggestiva, che adesso viene evocata al museo Novecento con questa mostra. Proprio l’intervento di avanguardia, nel cuore del tessuto storico fiorentino, indusse Lara Vinca Masini a intitolare Nella tradizione contro la tradizione un suo incisivo e illuminante articolo dedicato a questo spazio che, in quegli anni di rinascita culturale di Firenze, rappresentò un punto di incontro delle personalità più in vista nel settore e quindi un luogo di dialogo, scambio e confronto.

Le opere esposte nella ricostruzione
Alberto Moretti, Siepe uccisa, 1961
Antonio Bueno, Configurazione, 1962
Antonio Bueno, Esecuzione, 1957
Corrado Cagli, Venendo alla luce, 1958
Gualtiero Nativi, Lacerazioni, 1961,
Gherardo Rueda, Pintura verde, 1963,
Paolo Masi, Relazione col tempo, 1962,
Riccardo Guarneri, Costruzione obliqua, 1963
Silvio Loffredo, Pietre al sole, 1962

Il progetto, a cura di Marco Del Francia, Valentina Gensini e Silvia Moretti, è promosso dal Comune di Firenze con l’organizzazione di MUS.E in collaborazione con Fondazione Architetti Firenze, Ordine degli Architetti di Firenze e B.A.Co - Archivio Vittorio Giorgini.
 
L’ingresso alla mostra è incluso nel biglietto del museo.


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