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Guantomare (un mare di guanti), la mostra in una pescheria di Firenze

Una mostra-denuncia in un luogo insolito: una pescheria in pieno centro a Firenze con le opere di Paola Bolletti, artista-attivista. Anche le persone meno sensibili si saranno accorte della comparsa di una nuova tipologia di rifiuti che, in preoccupante crescita, sta interessando le nostre città e non solo. Basta osservare i marciapiedi per constatare quanto sia rilevante questo triste fenomeno: i presidi di protezione individuale imposti dalla pandemia, dopo il loro uso, talvolta vengono abbandonati per strada o, peggio ancora, gettati nei corsi d’acqua e persino in mare. Durante il recente isolamento, Paola Bolletti – giornalista fiorentina con un lungo passato nella grafica – si è da subito resa conto che da emergenza sanitaria saremmo passati ad una preoccupante emergenza ambientale se non avessimo immediatamente fermato questo insulso comportamento.

Il problema più evidente è riscontrabile nei guanti monouso che, nonostante i richiami al buon senso da parte di molte associazioni tra le quali Legambiente, vengono buttati per terra soprattutto intorno ai supermercati. La poliedrica artista, da sempre sensibile ai temi che riguardano la salvaguardia dell’Ambiente, non ha quindi rinunciato – anche durante il lockdown – ad andare personalmente a raccoglierli dando contemporaneamente origine ad una vera e propria Campagna anti-guanti su Facebook, Instagram e Twitter postando fotografie rielaborate e brevi video nella speranza di risvegliare un po’ di senso civico.

All’attivismo vero e proprio si è aggiunta la creatività, da cui sono nati i lavori della mostra “guantomare” (un mare di guanti) per Metroquadro - Arte in Pescheria, lo spazio espositivo curato da Massimo D’Amato e Paolo Lauri all’interno di un inusuale contesto: un negozio di pesce fresco che la famiglia Silvestri gestisce da sessant’anni nel quartiere di Sant’Ambrogio. Mare, rispetto per l’ambiente, messaggi a tutela della sua salvaguardia, pesci e salute in tavola, sono questi i temi che hanno convinto Paola Bolletti ad esporre in un luogo tanto insolito.
Nella mostra “guantomare” le sue opere - create con elementi di recupero ai quali ha restituito una vita diversa - mettono in discussione le azioni delle persone che mancano di senso civile e rispetto verso il prossimo, auspicando un cambiamento nel loro comportamento.


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