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Firenze Jazz Fringe Festival: il programma tra il fiume e l'Oltrarno

Torna il Firenze Jazz Fringe Festival, dal 5 al 9 settembre, l'evento che lo scorso anno ha conquistato migliaia di fiorentini e non solo. L'oltrarno, il fiume e le sue coste prendono vita grazie a concerti unici eseguiti da musicisti del calibro di Enrico Rava, Francesco Bearzatti, Peppe Servillo, Javier Girotto, Natalio Magalavite, Fabio Morgera e molti altri.

Attraverso il concetto di "residenza artistica", il Fringe offrirà ad agli artisti di fama internazionale la possibilità di presentare la propria musica per più giorni consecutivi e di costruirla, in luoghi diversi, insieme ai migliori talenti della città e del territorio.

Fjff è il festival diffuso nato da un’idea del contrabbassista jazz Furio Di Castri che nella prima edizione ha animato piazze, chiese e locali dell’Oltrarno registrando 25.000 presenze. Quest'anno gli appuntamenti saranno dal 5 al 9 settembre: 5 giorni per 70 ore di musica, 150 artisti che si esibiranno in 12 luoghi per oltre 50 performance, con un programma che punta all’originalità della musica grazie a nuove produzioni e performance site specific con artisti di fama internazionale.

L'inaugurazione

L’inaugurazione il 5 settembre, alle ore 21:00 sarà alla Basilica di San Miniato al Monte. L'artista che avrebbe dovuto aprire il festival, Enrico Rava, a causa di un'infortunio ha dovuto rinunciare, al suo posto si esibiranno Fabrizio Bozzo, alla tromba e al flicorno, e Julian Oliver Mazzariello al pianoforte.

Gli artisti

Enrico Rava, Francesco Bearzatti, Peppe Servillo, Javier Girotto, Natalio Magalavite, Fabio Morgera, Nico Gori, John De Leo, Rita Marcotulli, Simone Graziano, Mauro Ottolini, Alessandro Lanzoni, Pietro Tonolo, Stefano Cocco Cantini, Alessandro Galati, Francesco Maccianti e tantissimi altri prestigiosi nomi del jazz nostrano, nasce un festival che è anche una festa per il pubblico, coinvolto dalle animazioni pomeridiane, dai concerti, dai dj set e dalle jam session che si susseguiranno fino a tarda notte.

I luoghi

FJFF supera il concetto tradizionale di performance musicale, artisti e persone si uniscono e si mescolano nei luoghi più rappresentativi del quartiere più popolare di Firenze, l’Oltrarno: da San Miniato al Monte alla ritrovata Piazza del Carmine, da piazza Santo Spirito alla Sala Vanni e ai locali che diventano jazz club per l’occasione; e poi il fiume, con la spiaggetta sull'Arno e con la zattera davanti al Ponte Vecchio, in una location superba e mozzafiato: 12 luoghi in Oltrarno risuoneranno delle note del jazz in una lunga maratona musicale.

Il programma alla pagina seguente

Il programma per luoghi

Dal 6 al 9 settembre FJFF animerà le sponde del fiume creando un vero e proprio percorso attraverso l’Oltrarno.

L’inaugurazione il 5 settembre, alle ore 21:00 sarà alla Basilica di San Miniato al Monte. Fabrizio Bozzo e Julian Oliver Mazzariello saranno i protagonisti dell’evento speciale che il FJFF dedica alle celebrazioni per i 1.000 anni dalla fondazione della Basilica di San Miniato al Monte

Piazza del Carmine

6 settembre
La musica prenderà il via da Piazza del Carmine con lezioni di ballo Swing e Lindy Hop a partire dalle 17:30, dove a seguire un main stage accoglierà formazioni come i Licaones e il loro stile acid jazz, arricchito da divertissement, ritmi ballabili, soluzioni tecniche mai superficiali, i fiati di Francesco Bearzatti e Mauro Ottolini, due creativi sperimentatori, compositori ed arrangiatori di grande estro della scena jazz, che insieme all’organista Oscar Marchioni ed il batterista Paolo Mappa formano un combo agguerritissimo e travolgente.

7 settembre
I Parientes, tre personalità artistiche provenienti da culture musicali diverse si incontrano all’insegna del jazz: Peppe Servillo, Javier Girotto, Natalio Mangalavite rappresentano valori e culture dei popoli migranti, il magnetico recitar cantando di Peppe Servillo, gli elaborati arrangiamenti dei sassofoni di Javier Girotto e il piano di Mangalavite raccontano fra tanghi, milonghe e cumbie, storie e personaggi, emozioni e scampoli di vita quotidiana.

8 settembre
Il trombettista Fabio Morgera, noto nella scena newyorkese dove ha suonato per oltre 30 anni, si esibisce con la sua Natural Revolution Orchestra. Composta dai migliori jazzisti toscani, la multiforme orchestra esegue brani originali di Morgera nel segno della conduction, la rivoluzionaria tecnica di improvvisazione collettiva guidata.

9 settembre
Nico Gori e il suo Swingtet il nuovo progetto a tutto swing del pirotecnico sassofonista, vede la partecipazione di alcuni giovani musicisti al fianco di affermati artisti. Il tentetto, arricchito da due voci, maschile e femminile, segue la tradizione delle storiche big band e del ritmo anni ‘30 e ‘40.

Oltre alla musica, in Piazza del Carmine, anche incontri e iniziative come Ruffino Cares, un progetto di sensibilizzazione al consumo di vino responsabile promosso da Ruffino in collaborazione col Comune di Firenze e The Florentine fra i media partner del festival. Il programma prevede degustazioni e chiacchierate a tema, dove si discuterà, divertendosi, di arte, di storia e attualità. Sempre presenti come simbolo del progetto le biciclette speciali a marchio #ruffinocares, che raccontano le buone pratiche del bere pedalando nel cuore dell’estate fiorentina.

Santo Spirito

6 7 8 settembre
Piazza Santo Spirito dalle 19:00 ospiterà le migliori marching band del momento, Girlesque, Capoeira Axè/Mestre Boca Nua e Zastava Orkestar interagiranno con il pubblico in performance itineranti.

Sala Vanni

6 settembre
In Sala Vanni, i concerti inizieranno alle 21:00, in collaborazione con Musicus Concentus, all’insegna dell’eccellenza del jazz italiano: sul palco il cantante e compositore John De Leo, da fondatore dei Quintorigo a promotore di innumerevoli progetti artistici, si esibisce insieme a Rita Marcotulli, regina del piano jazz nostrano ed europeo, prima donna vincitrice del David del Donatello come “miglior musicista” nel 2011.

7 settembre
Alessandro Fabbri e il suo sestetto nel quale militano ottimi musicisti come Sebastiano Bon, Simone Santini, Elia Venturini, Davide Maia e Guido Zorn, presenta Five Winds, progetto sulla famiglia dei legni con composizioni originali di Fabbri ed elaborazioni di brani di jazz contemporaneo. Per l'occasione il gruppo è arricchito da un ospite veramente speciale: il sassofonista Pietro Tonolo, uno dei migliori solisti del nostro jazz.

8 settembre
L’8/9 il duo nato per “corrispondenza di amorosi sensi” con Mirco Mariottini e Stefano Battaglia, compagni di avventure ed esponenti di un jazz improvvisato, dinamico e lirico al tempo stesso, che si ritrovano per dare respiro alle loro originali composizioni in un fitto e fluido dialogo tra spiriti affini.

Sulle sponde dell’Arno

6 7 8 9 settembre
Sulle sponde dell’Arno alle 21:45, simbolo del "Fringe" e di ciò che sta al margine, troviamo l’assolo sulla zattera, protagonisti i fiati in una suggestiva performance solistica: dal sax baritono di Javier Girotto il 6 al trombone di Mauro Ottolini il 7, dal sax tenore di Pietro Tonolo l'8 a quello di Stefano Cocco Cantini il 9.

Sempre sul fiume, sabato 8 settembre, dall’alto delle Night Towers, tre palcoscenici a 8 metri di altezza, che affondano i piedi nella sabbia della spiaggetta in piazza Poggi, scenderà la performance 2.0 Vertical Stage Session, un omaggio al Messico in onore dello sponsor che presenta l’evento Jose Cuervo, più di un live, una social-art experience. Un progetto in cui arte, socialità, cultura, spettacolarità e riqualificazione urbana convivono. Dalle Night Towers il rapper e cantante torinese Willie Peyote si esibirà in un live show tutto Modern Mexican. Vertical Stage Session è un format ideato e diretto da Stefano Pesca e dalla factory creativa Eggers 2.0.

QUI la pagina web con il programma

I jazz club

La musica prosegue fino a tarda notte nei locali dell'Oltrarno: Volume, Santarosa Bistrot, Black Lodge, Rifrullo, Dolce Vita, Negroni e Porto di Mare.

Art Telling

Il progetto grafico di questa edizione del festival è stato rielaborato dalla street artist fiorentina Carla Bru, che definisce i suoi collage Art Telling: “ultima passione è l'uso del collage come base del dipinto, al posto del colore. In principio la scelta del collage - giornali, riviste - era puramente estetica, adesso ha preso forma invece una voglia di fare qualcosa in più, comunicare, un messaggio, un punto di riflessione o una domanda, o semplicemente un gioco di parole. Questa mia nuova fase la chiamo Art-Telling...quadri da raccontare”.


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