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Le donne della Commedia si raccontano

Con "Le donne della Commedia si raccontano", interpretato dal collettivo fiorentino AntigonArt, prende il via lunedì 8 agosto a Firenze la fase finale di "Ahi, serva Italia! – Dante visto da Shakespeare", primo esempio di competizione teatrale interamente basata su un romanzo, da rappresentare in strade e piazze delle città d’arte della penisola. Ben tre città toscane tra i finalisti: oltre a Firenze, anche Siena e Poppi.

L’evento, a cura del Festival Dantesco, è patrocinato tra gli altri dalla Società Dante Alighieri e dalla Fondazione Luigi Einaudi, ed entra adesso nella fase decisiva che coinvolgerà artisti ed ensemble teatrali con esibizioni dal vivo.
Il concorso è basato sull’omonimo libro di Monaldi & Sorti (Solferino) e gode di due sostenitori d’eccezione: il regista Pupi Avati, che ha lodato lo «sguardo sacrale» di Monaldi & Sorti, e l’attrice Monica Guerritore, che li ha definiti «direttori artistici della pagina scritta» (in fondo i link alla stampa nazionale).

Si inizia a Firenze l’8 agosto con lo spettacolo Le Donne della Commedia si raccontano, interpretato da Vittoria Pacini (anche regista), Giorgia Stornanti e Costanza Zaru dell'Associazione AntigonArt APS, con i costumi di Mara Gratelli di Auser Londa. Lo spettacolo, in collaborazione con l‘Estate Fiorentina, secondo la tradizione del teatro di strada sarà itinerante: prima a piazza Santa Croce (2 repliche a partire dalle 9:30); poi Piazzetta dei Donati (2 repliche dalle 11:00); infine in Via Santa Margherita, slargo del Museo Casa di Dante (2 repliche dalle 17:30).

La compagnia femminile fiorentina ha conquistato un posto tra i finalisti grazie alla sua ingegnosa trasposizione scenica dal III atto dell’opera del duo Monaldi & Sorti: al funerale di Piccarda Donati, il nuovo podestà di Firenze, Guido il Vecchio, è il padre della sfortunata Francesca da Rimini, e così la vicenda di Paolo e Francesca si rispecchia in quella di Piccarda, utilizzando echi dal Romeo e Giulietta e dal Giulio Cesare di Shakespeare.

Il concorso su Dante e Shakespeare toccherà il 21 agosto Siena, dove si esibiranno Marco Bonucci e la sua compagnia che insceneranno il personaggio dantesco di Filippo Argenti, reintepretato da Monaldi & Sorti con le note umoristiche delle Allegre comari di Windsor.

Sarà invece protagonista il tema dell’esilio di Dante e Guido Cavalcanti - raccontati nel romanzo con le parole di Romeo Montecchi - nel Castello di Dante a Poppi con la compagnia Accademia (data del 17 agosto da confermare).
In ogni città gli spettacoli della finale saranno subito riconoscibili grazie alle quinte con le figure inconfondibili di Dante e Shakespeare (vedi sopra).
Monica Guerritore ha commentato: «L’incontro tra Dante e Shakespeare funziona: Shakespeare ci mostra come le passioni agitino l’uomo sulla terra, e Dante quale direzione invece gli fanno prendere nell’aldilà. Qui in Ahi, serva Italia! si fa questo doppio viaggio, nella lingua di Shakespeare e nella vita e nelle opere di Dante».

«Gli spettacoli di piazza sono nel DNA sia della Commedia che del teatro elisabettiano», spiegano Monaldi & Sorti, tradotti in 26 lingue e definiti in Francia da L’Express «gli eredi di Umberto Eco» e in Germania dalla Frankfurter Allgemeine «la coppia letteraria italiana di livello internazionale».

«Dante vola così in alto – dicono i due autori – che può essere raccontato solo da Shakespeare. Nella Firenze trecentesca erano celebri gli spettacoli di strada in cui veniva rappresentato l’inferno con fiamme, diavoli e dannati. La Commedia era ben nota in Inghilterra sin dal Medioevo: i drammi shakespeariani sono pieni di richiami ai suoi personaggi, dal conte Ugolino a Pier delle Vigne, oltre al parallelo tra le coppie Romeo-Giulietta e Paolo-Francesca. Non a caso il primo ritratto a stampa dell’Alighieri è stato pubblicato in Inghilterra da un editore della cerchia di Shakespeare».

Altre città italiane coinvolte nella competizione sono la Verona di Montecchi e Capuleti, Roma, Cardile (SA), Cagliari, Benevento, Vibo Valentia, Assisi e anche la Sarzana (SP) dell’esilio di Guido Cavalcanti, amico del cuore di Dante. Ultima esibizione a Ravenna il 2 settembre, nel giardino presso la tomba di Dante. Premiazione a Roma presso il Globe Theatre il 14 settembre, con un banchetto nello stile del Trecento fiorentino.


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