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Mostra di Costanzo Rovati "Universo vita"

"Universo vita" è il titolo sotto cui sono raggruppate circa cento opere di Costanzo Rovati (Milano 1939) e che rappresenta il filo conduttore dell'esposizione. Un titolo che dietro l'apparente semplicità racchiude tutta la complessità contenuta nei due sostantivi. Le opere scelte per la mostra hanno il compito di rappresentare le varie sfaccettature della ricerca artistica di Rovati, che si sviluppa sui concetti, le forme, i colori e, in modo particolare, sui materiali che vengono impiegati. È giusto sottolineare un'affermazione che l'artista ama proporre, ossia egli dice "non sono io che cerco la materia, ma è la materia che mi trova". Infatti, in ogni tipo di materiale, grande o piccolo, integro o frammentato, di qualsiasi composizione materica (naturale o sintetica), Rovati, come un sensitivo, al tocco "sente" tutta la vita che questo reperto contiene o ha sperimentato. E questo riprende a vivere una nuova vita. Particolarmente importante è stata l'esperienza che Rovati ha vissuto a Grenadine, nei Caraibi, dove ha istituito una scuola d'arte e dove è sorto un museo a lui dedicato. Ma l'importanza di questa esperienza deriva dalle opportunità irripetibili di effettuare numerose immersioni e, quindi, di conoscere un mondo fantastico che gli ha aperto ancora di più la mente all'osservazione e alla sperimentazione. Qui, ha avuto modo di realizzare le sue opere impiegando materiali e pigmenti assolutamente inconsueti per molti artisti: quelli che il mare stesso gli offriva. Stesso interesse Rovati lo riserva a tutti i materiali che tutta la natura in generale gli offre, quindi metalli, pietre e marmi, ma anche quelli che offre la società produttiva che comprendono le plastiche e gli scarti. Dunque, sarebbe opportuno pensare all'universo vita coniugato al plurale, ossia a tanti universi di molte vite, che non sono riservate agli esseri viventi, ma anche a oggetti inanimati che, però, hanno un trascorso da raccontare. Ecco perché ogni opera di Rovati è materica; a partire dalle sculture che per definizione si formano da volumi, fino ai dipinti o, meglio, opere su tela che spesso sono bassorilievi e persino le opere su carta rispettano il loro verificarsi con spessori materici. I colori rispettano coerentemente il materiale impiegato e il concetto contenuto, il quale concetto è strettamente legato alla vita, alla creazione, alla nascita, all'amore, quest'ultimo pensato sicuramente tra individui e, in modo più allargato, a tutto il creato, ossia all'universo. La mostra, promossa dall' I.N.A.C. - Istituto Nazionale d'Arte Contemporanea e patrocinata dalla Regione Toscana e dal Comune Di Firenze è curata da Anselmo Villata e sarà aperta fino al 29 giugno 2017 seguendo gli orari di apertura della sede. Sul volume, pubblicato da Verso l'Arte saranno presenti i testi del curatore, del Critico Giovanna Barbero, di Ingrid Gerbert, oltre che le introduzioni della Direttrice dell'Archivio di Stato Carla Zarrilli e del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.


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