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Leonardo: disegni e scritti del genio esposti agli Uffizi / FOTO

In mostra il Codice Leicester, prestato da Bill Gates: osservazione speciale grazie a nuovi strumenti digitali

“L’acqua vetturale della natura”, scrive Leonardo da Vinci in quel Codice Leicester che dal 30 ottobre al 20 gennaio è esposto nell'Aula Magliabechiana degli Uffizi. Ossia afferma che è proprio l’acqua a svolgere ed aver svolto da sempre la funzione di motore vero e proprio dell’evoluzione del pianeta.

Tutto il manoscritto, 36 fogli, 72 pagine, è fitto di appunti, riflessioni, teorie e straordinari disegni per illustrarci i concetti esposti, e la protagonista indiscussa del prezioso testo, acquistato nel 1994 da Bill Gates (il Codice Leicester è il solo tra i codici leonardeschi a non essere di proprietà pubblica), è l’acqua.

Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci a Firenze è anteprima di assoluta grandezza delle celebrazioni leonardiane che si svolgeranno in tutto il mondo nel 2019 in occasione dei 500 anni dalla morte (2 maggio del 1519) di una delle figure-icona della storia dell’umanità.

Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci', a cura di Paolo Galluzzi, sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e presentata ieri alla Camera di Commercio, è frutto di oltre due anni di preparazione e presenta eccezionali apparati tecnologici per poter consultare il codice così come numerosi altri preziosi fogli vinciani e non solo.

“L’esposizione del Codice Leicester di Leonardo, insieme ad altri preziosissimi disegni e scritti del genio di Vinci - afferma Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi - dimostra il nostro impegno nel rendere accessibili tematiche molto complesse della ricerca scientifica”.

“Il Codice Leicester - dichiara il direttore del Museo Galileo Paolo Galluzzi- frutto dell’ormai acquisita maturità come artista raffinatissimo, penetrante osservatore della natura, ingegnere capace di concepire progetti di straordinario ardimento e interprete originale dei fenomeni più significativi del macrocosmo e del microcosmo, offre una visione intrigante della vastità inaudita degli orizzonti esplorati dalla mente di Leonardo”.

Nel Codice è presente un fitto intrecciarsi di considerazioni e annotazioni che aumenta il fascino di questo documento meraviglioso, anche esteticamente, del quale si possono ammirare in mostra tutti i fogli, recto e verso, esposti in severe ed eleganti teche di corten che ne proteggono l'integrità.

Se la lettura per il visitatore non risulta agevole, e non solo per la scrittura “mancina” tipica del genio di Vinci, viene in soccorso una serie di schermi interattivi che consentono di consultare facilmente il Codescope, un avanzato strumento digitale grazie al quale è possibile sfogliare, in rappresentazione digitale ad altissima risoluzione, tutte le pagine del manoscritto (con funzioni di ingrandimento, trascrizione/traduzione in inglese dei testi, rovesciamento speculare della scrittura mancina di Leonardo).

Il Codescope mette a disposizione dei visitatori un tutor che illustra in maniera sintetica ma rigorosa le tematiche più significative che vi vengono analizzate. In mostra sono presenti anche alcuni preziosissimi fogli originali e autografi del Codice Atlantico, del Codice Arundel e del Codice sul volo degli uccelli, rispettivamente di proprietà della Biblioteca Ambrosiana di Milano, della National Library di Londra e della Biblioteca Reale di Torino; fogli tutti compilati da Leonardo durante il corso dei medesimi anni.

Oltre alle teche che espongono le pagine originali dei Codici ed altri manoscritti preziosissimi prestati, per l’occasione da altre prestigiose istituzioni, grandi pannelli e schermi digitali narrano, anche con animazioni, del volo degli uccelli, dello scorrere dell’acqua dei fiumi e del moto ondoso dai mari, degli effetti delle maree, della luna, delle gocce d’acqua e delle bolle di sapone, del principio della costanza di flusso uguale sia nella confluenza di due fiumi che nell’organizzazione e funzionamento della circolazione sanguigna nell’uomo, del progetto avveniristico del canale navigabile sull’Arno da Firenze al mare, delle macchine per realizzarlo, per azionare una grande gru, per misurare le grandi distanze sul terreno.

La mostra, inaugurata ieri, resterà aperta fino al 20 gennaio 2019, nell'Aula Magliabechiana degli Uffizi. Oggi e domani prezzo del biglietto 20 euro (ridotto 10), da giovedì 12 euro.


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