Economia

Riqualificare le facciate dei palazzi di Firenze con l’eco - design

L'assessore Cristina Giachi ha siglato un protocollo per riqualificare le facciate degli edifici costruiti tra gli anni 50 e 80. "Un protocollo d'intesa per rendere più bella Firenze"

Rendere più belle e sostenibili le facciate degli edifici della città. Questo l’obbiettivo del protocollo siglato dall’assessore all’Università Cristina Giachi con la Fondazione Angeli del bello, il dipartimento di tecnologie dell’architettura e design “Pierluigi Spadolini”, l’Agenzia Fiorentina per l'Energia, l’associazione Amici della Terra, Ance Firenze, Anci Toscana e Forum Energia.
“Questo protocollo - ha sottolineato l’assessore Giachi - raccoglie soggetti diversi che adesso lavoreranno fianco a fianco per contribuire a rendere Firenze più bella. I progetti di eco-design non sono qualcosa di fantasioso o irrealizzabile, ma possono condurre a interventi semplici, alla portata di tutti, che anche con una spesa contenuta possono cambiare il volto di un palazzo o di una strada”.

L’intervento andrebbe ad abbellire i molti edifici costruiti tra gli anni 50 e 80 spesso in cattivo stato di conservazione se non di degrado. Gli interventi di restauro sono però estremamente onerosi per i proprietari degli appartamenti ed è quindi indispensabile un nuovo approccio al problema del restyling delle facciate, che proponga soluzioni economicamente ed ambientalmente sostenibili.
Lo strumento individuato per cercare di risolvere il problema è stato quello dell'eco-design, in grado di sviluppare soluzioni che coniugano risparmi energetici apprezzabili a linguaggi formali ed estetici adatti alla riqualificazione di aree di interesse notevole per la città. Da qui l’idea del protocollo d’intesa, finalizzato a sviluppare un programma di ricerca da parte del dipartimento “Pierluigi Spadolini”, corso di laurea in design del professor Massimo Ruffilli, insieme agli altri soggetti.

DOVE - Nel dettaglio, il protocollo indica che il gruppo di lavoro dovrà individuare le aree o gli edifici sui quali il Comune ritiene più urgente un intervento; identificare gli obiettivi di eco-sostenibilità; condividere gli scenari con la partecipazione degli abitanti e la sensibilizzazione degli amministratori di condominio; realizzare una mappatura e catalogazione degli interventi necessari, con 2-3 edifici per tipologia di intervento; realizzare studi preliminari per il restyling possibile, per l’individuazione di elementi modulari di eco-design, per l’applicazione di materiali locali (legno e derivati), per garantire forniture di filiera locale certificabile.
La ricerca sarà poi avviata al reperimento dei fondi necessari e i diversi soggetti si impegnano nell'elaborazione dello studio di fattibilità, che ciascuno perseguirà secondo le proprie competenze.
 


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