Economia

Nonostante nel 2019 il mercato immobiliare residenziale abbia registrato un calo, arrivano segnali positivi dalle “nuove abitazioni”

Le caratteristiche delle nuove abitazioni: sempre più sostenibili e tecnologiche, su misura, personalizzabili, con spazi interni “comuni” come la storage room, la SPA e l’area fitness, l’area giochi per i bambini e le sale prenotabili per riunioni di lavoro, attrezzate per lavorarci come in ufficio

Nei primi nove del 2019 il mercato immobiliare residenziale fiorentino (nuovo e usato), con 3.656 compravendite (Fonte OMI – Agenzia Entrate) ha registrato una flessione del -6,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un dato in netta controtendenza rispetto alla media delle otto città metropolitane (+5,1%). Nonostante il calo, arrivano segnali positivi dal mercato del nuovo: secondo le stime di Abitare Co, a Firenze le vendite di nuove abitazioni nel 2019 sono aumentate del +4,5% rispetto al 2018 e i prezzi medi hanno registrato un incremento del +2,1% (€4.950 al mq.). Inoltre, i tempi di vendita sono pari a 5,7 mesi mentre l’offerta resta stabile (+0,2%). Le nuove abitazioni rappresentano, però, solo il 6,5% dell’offerta totale presente sul mercato residenziale in città e i prezzi medi di vendita sono superiori del +20% rispetto a quelli delle abitazioni “usate”. Sono questi alcuni risultati emersi dall’analisi del Centro Studi di Abitare Co. – società di intermediazione immobiliare focalizzata sulle nuove residenze – che ha analizzato l’andamento del mercato immobiliare delle nuove abitazioni nel 2019 nelle otto principali città metropolitane italiane (Roma, Milano, Torino, Napoli, Genova, Firenze, Bologna e Palermo). Dove si concentra l’offerta di abitazioni nuove a Firenze? Il 12% nelle aree centrali più pregiate comprese fra il Centro Storico e la zona collinare, il 34% nei quartieri semicentrali, il 27% nelle aree periferiche e il restante 19% si distribuisce invece nelle aree dell’hinterland fiorentino. Analizzando le singole città metropolitane, secondo l’analisi di Abitare Co., nel 2019 le vendite di nuove abitazioni crescono in tutte le città (+9,8% sul 2018). Ai primi posti troviamo Milano (+12,4%) e Roma (+9,7%), seguite da Bologna (+5,4%), Napoli (+4,8%), Genova (+4,8%), Firenze (+4,5%), Torino (+3,5%) e Palermo (+1,8%). Anche i prezzi di vendita crescono in tutte le città, ma a ritmi differenti: le più dinamiche sono Milano (+6,6%) e Bologna (+3,5%), seguite da Firenze (2,1%), Palermo (+2,1%) e Torino (+1,4%), mentre Genova, Napoli e Roma risultano le meno vivaci con variazioni annue minori dell’1%. Ma quanto costa oggi acquistare un’abitazione nuova? A Firenze servono in media €4.950 a mq (+2,1% sul 2018), ma con valori che variano sensibilmente: €3.500 a mq per le zone periferiche, €5.000 per le aree semicentrali e €6.500 a mq per le vie centrali, sino ad arrivare a €8.500 per le abitazioni di pregio. Nelle altre città a Milano il prezzo medio è €5.600 a mq (+6,6%), a Roma €5.160 (+0,9%), a Torino €4.600 (+1,4%), a Genova €4.480 (+0,6%), a Bologna €4.000 (+3,5%), a Napoli €3.950 (+0,5%) e a Palermo €3.030 (+2,1%). Questi sono i valori medi, ma in ogni capoluogo i prezzi possono variare molto a seconda della tipologia di intervento edilizio e di localizzazione. Le nuove abitazioni rappresentano solo il 9,8% dell’offerta totale del mercato residenziale, con Milano (17,3%) e Roma (16,8%) che hanno il peso maggiore. Seguono Torino (11,7%), Bologna (10,2%), Palermo (6,8%), Firenze (6,5%), Napoli (5,5%) e Genova (3,6%). Le tempistiche per vendere una casa nuova sono più basse rispetto al mercato dell’usato. A Firenze occorrono 5,7 mesi, un tempo in linea rispetto alla media nazionale (5,4 mesi), ma superiore a Milano dove ne bastano 2,5. Dal lato opposto si trova Genova, dove occorrono circa 7,5 mesi. Per quanto riguarda le caratteristiche delle abitazioni, si conferma la tendenza a offrire un prodotto sempre più attento alle tematiche legate alla sostenibilità ambientale, al risparmio energetico e alla tecnologia digitale. Oggi realizzare degli “smart building” è più semplice e meno costoso rispetto alla vecchia domotica e la domanda dimostra di apprezzare molto tutti i nuovi servizi legati sia all’edificio che alla persona. Si fa più attenzione alle soluzioni abitative su misura, personalizzabili, con spazi interni all’edificio utili e sfruttabili da tutti i condomini come la storage room, la SPA e l’area fitness, l’area giochi per i bambini e le sale prenotabili per riunioni di lavoro, attrezzate per lavorarci come in ufficio. “Le previsioni rimangono positive per il mercato in generale e anche per il comparto delle nuove residenze. La domanda di chi vuole oggi comprare continua ad essere sostenuta dai bassi tassi applicati sui muti – sottolinea Alessandro Ghisolfi, Responsabile del Centro Studi di Abitare Co.”


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