Cronaca

Fdi: “In Toscana 5mila case popolari vuote, sono raddoppiate dal 2015 a oggi”

Il consigliere Petrucci: “La Regione permetta di riscattare gli alloggi per avviare un grande piano di edilizia residenziale, anziché boicottare la mia proposta di legge”

Fdi chiede di vendere una quota di alloggi Erp

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Quasi 5mila alloggi vuoti, per la precisione 4.771, circa il 10% del patrimonio residenziale pubblico, un numero raddoppiato dal 2015 a oggi e destinato a crescere ulteriormente vista l’età media degli assegnatari e delle case, il 92% costruito prima del 1970. A denunciarlo è il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci:

20mila domande nel 2022, ma solo 1.700 hanno ottenuto la casa

“Se venisse avviato un serio programma di ristrutturazione, queste case contribuirebbero alla sempre più crescente esigenza di alloggi popolari. Nel 2022 sono state presentate 20mila domande per le case popolari e ne sono state accolte 17.607 ma soltanto circa 1.700 persone hanno ottenuto l’alloggio, le altre 16mila sono in attesa”, confermando i numeri dati nei giorni scorsi dall’assessora Spinelli che aveva insistito sull’importanza di riqualificare le abitazioni visto l’elevato turnover.

“Nel 2022 sono stati restituiti 1961 alloggi, il dato più alto di sempre,  nel 2020 ne erano stati restituiti 1374. Quando una casa popolare torna nella disponibilità pubblica molto spesso  non può essere immediatamente riassegnabile perché l’alloggio  deve essere riadeguato”.

Proposta di legge per riscattare il 10% degli alloggi a chi abita da 18 anni

Per “incassare” e poter avviare i lavori sulle abitazioni “di risulta”, Petrucci ha ricordato la proposta di legge di cui è primo firmatario per far riscattare il 10% delle case popolari a coloro che vi abitano da almeno 18 anni. “Con risorse derivanti potrebbe essere avviato un cronoprogramma di ristrutturazione dell’Erp.  La maggioranza regionale e la Giunta si sta opponendo a questa proposta buttando nel mezzo l’ideologia. L’assessore Spinelli continua a ripetere che il patrimonio pubblico non deve essere svenduto. Noi, però, non proponiamo nessuna svendita ma una soluzione per far avere un tetto sulla testa a migliaia di persone. Se una casa popolare viene riscattata da colui che vi ha abitato per 18 anni e che ha i requisiti per abitare in quell’alloggio, non svendiamo il patrimonio pubblico ma aiutiamo i nostri cittadini”.

Nei giorni scorsi la Regione ha presentato un piano casa per costruire 150 nuovi alloggi popolari spendendo in tutto 29,5 milioni: “Ognuno costerà circa 193mila euro - fa i conti Petrucci - Con quelle risorse si sarebbe potuto ristrutturare 1475 case popolari che sarebbero state assegnate ad altrettante persone”. Un rapporto di uno a dieci.

Lega: “Ampliare il patrimonio vendibile”. Ma il Consiglio dice no

La strada per la proposta di Fdi però appare tutta in salita. L’aula oggi ha infatti respinto a maggioranza un provvedimento del gruppo consiliare della Lega, presentata dal primo firmatario, il consigliere Giovanni Galli, che puntava a modificare l’articolo 5 della legge regionale 5 del 2014. Si sono espressi contro la proposta di legge Partito democratico, Italia viva e Movimento 5 stelle. “Occorre ampliare il vendibile, l’articolo 5 della legge in vigore deve essere abrogato”, ha detto l’ex candidato sindaco a Palazzo Vecchio. 

L’articolo in questione prevede che ogni anno l’alienazione di alloggi Erp debba essere in numero non superiore al numero degli alloggi realizzati o recuperati nell’anno precedente. “Nessuno degli inquilini delle case popolari si oppone ai piani di alienazione. La situazione in Toscana è critica e da anni rimane invariata. Il nostro patrimonio è vecchio. Nel 2022 sono stati costruiti 87 nuovi alloggi, ne vengono realizzati in media 30 all’anno. Gli alloggi sfitti sono 4mila 563 e il trend è in crescita. Il rapporto tra le assegnazioni da graduatoria ordinaria e il numero di domande ammesse è, nel 2022, pari a quattro assegnazioni ogni 100 domande. Non siamo a fare la corsa a chi è più bravo – ha concluso Galli – Ho capito che in Toscana c’è una sorta di tifo, si annunciano milioni di euro, grandi interventi, ma poi i dati rimangono sempre gli stessi. Ciascuno deve fare la propria parte, tutte le settimane scrivo al ministro di riferimento, sollecitando un piano finanziario nazionale”.

Il presidente della commissione Sanità e politiche sociali Enrico Sostegni (Pd) ha sottolineato che “la normativa regionale pone particolari condizioni per l’alienazione degli immobili. Queste condizioni vengono indicate in un atto che affronteremo nel prossimo Consiglio, per individuare gli alloggi alienabili. In Toscana, sono circa 4mila. C’è un ulteriore vincolo: che quelli che si vendono siano almeno pari a quelli che il sistema riesce a recuperare, attualmente circa mille e 700, quindi la possibilità di alienazione si riduce a questo numero e di fatto ad oggi ne sono stati alienati circa 200 immobili. Su questa pdl così come, anche quella del consigliere Petrucci che sarà esaminata nella prossima seduta, abbiamo sentito le rappresentanze sindacali, che si sono dette contrarie al depauperamento del patrimonio Erp”.

Per il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli “è sbagliato erodere il patrimonio immobiliare e rischioso andare a toccare l’articolo 5 della legge in vigore”.  Posizione contraria hanno espresso anche la consigliera Silvia Noferi (Movimento 5 stelle) e Maurizio Sguanci (Italia viva): “Con il piano da 9milioni di euro saranno restaurati mille e 500 appartamenti. Le istituzioni hanno la capacità di rigenerare il patrimonio Erp, svendere sarebbe un grande errore. Bene il piano casa Erp della regione Toscana”.

A favore Andrea Ulmi (Gruppo misto-Merito e lealtà), “inutile avere 4mila alloggi che però non vengono assegnati perché non ci sono i soldi per riqualificarli”, e Diego Petrucci (Fratelli d’Italia), “ho fatto a mia volta una proposta un po’ differente, ma il concetto è il medesimo: si deve aumentare la possibilità di riscatto per fare cassa e ristrutturare”.


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