Cronaca

Tramvia: si pensa a percorsi senza pali

Giorgetti: “Arriveremo ad 85 milioni di passeggeri l'anno”

L'assessore Stefano Giorgetti

La linea 2 della tramvia, da piazza dell'Unità all'aeroporto, “sarà messa in esercizio entro la fine dell'anno”. Lo ha confermato ieri l'assessore alla mobilità Stefano Giorgetti, facendo il punto della situazione in consiglio comunale (alcuni lavori, quelli all'interno del Palazzo Mazzoni e sul 'carter' del viadotto di San Donato, proseguiranno fino a primavera ma non influiranno sulla messa in esercizio).

Il primo viaggio di prova della linea 2

L'assessore ha anche confermato i tempi relativi alle future linee. I lavori per il 'braccio' che dalla Fortezza, passando al centro di viale Lavagnini, poi piazza Libertà e via Cavour, arriverà a piazza San Marco, inizieranno la prossima estate, dopo le elezioni amministrative del prossimo 26 maggio. I convogli usciranno da via La Marmora.
Su questo tratto si pensava a 6-7 pali, ma secondo le ultime indiscrezioni (e sotto anche la pressione del soprintendente Pessina) potrebbero essere meno, forse solo uno o due.

La tramvia che arriverà in piazza San Marco

Allo studio la possibilità di realizzare senza pali, sfruttando altri supporti, come i lampioni della luce già esistenti, anche il primo tratto della linea 3.2 (quella che andrà da piazza della Libertà fino a Bagno a Ripoli), da piazza della Libertà fino ai lungarni.

I progetti di questa linea sono stati illustrati in un'assemblea pubblica la scorsa settimana. I lavori 'devono' partire a gennaio 2020, per mettere in esercizio la linea entro il 2023 e non perdere 80 milioni di euro (sui 200 che costerà realizzare il percorso) in arrivo dall'Unione Europea.

Il progetto della linea piazza della Libertà - Bagno a Ripoli

Confermati per la prossima consiliatura anche i lavori per il prolungamento della linea 2 verso Sesto Fiorentino e della linea 4 Leopolda-Piagge (che sarà poi prolungata fino a Campi Bisenzio). Arriverà poi anche un 'braccio' fino a Rovezzano. Il Comune di Scandicci sta invece progettando un prolungamento della linea 1 che vada da Villa Costanza all'area industriale di Pontignale.

“Siamo estremamente soddisfatti della linea T1 Leonardo, siamo a +20% di passeggeri rispetto alle previsioni. Lo scenario '2030' - spiega Giorgetti -, con tutte le nuove linee in funzione, arriverà ad 85 milioni di passeggeri trasportati all'anno, con 65mila auto in meno sulle strade al giorno”.

Le critiche delle opposizioni alla tramvia

Alternative meno impattanti c'erano. Invece di pensare alle esigenze del territorio si è pensato solo ad usare a tutti i costi i fondi europei, senza contare il taglio indiscriminato di tutti gli alberi sui viali”, attacca Miriam Amato di Potere al Popolo.

Alberi: "Sui viali andranno tagliati tutti"

“Il futuro del sistema tramviario lo deciderà chi vince le elezioni – sottolinea invece Jacopo Cellai di Forza Italia -. Ora dovete trovare i soldi per andare incontro ai commercianti danneggiati dai cantieri. E il passaggio a piazza San Marco deve essere fermato”.

Anche Articolo 1-Mdp, pur favorevole alle tramvie, non risparmia critiche. “Contestualmente alla linea per Bagno a Ripoli doveva essere fatta anche quella per le Cure e Campo di Marte, è stata un'occasione mancata. E poi – commenta Stefania Collesei -, con il mancato passaggio della tramvia al Duomo c'è il 'buco' del centro storico, la rete non si chiude, il centro non è coperto”. “Nessuna novità, manca una visione completa della viabilità”, critica anche Arianna Xekalos di M5S.

E Tommaso Grassi di Firenze riparte a sinistra: “Non ci sono gli studi di fattibilità, che succederà al traffico privato? Solo fino a pochi mesi fa si parlava del Jumbo Bus, ora scomparso”. “Siamo sicuri – chiede Francesco Torselli di Fratelli d'Italia -, che nel 2030 quando sarà a regime l'intero sistema tramviario non risulterà già obsoleto?”

Giorgetti: "Tramvia è scelta politica"

“Noi i fondi europei li utilizziamo, è vero, proprio sull'utilizzo dei fondi Firenze è tra le città più credibili in Europa - replica con orgoglio Giorgetti -. Quella della tramvia è una scelta politica, abbiamo scelto di favorire il trasporto pubblico, magari in alcune zone riducendo le carreggiate per quello privato. Ma se andate a vedere ora via dello Statuto, la Fortezza, via di Novoli, vi accorgerete che accanto alla tramvia è avvenuta anche un'importante riqualificazione urbana, e i numeri ci dicono che i cittadini sono favorevoli alla tramvia. I disagi ci sono stati e ci potranno essere, ma abbiamo scelto la tramvia e proseguiamo su questa strada”.


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