Cronaca

Food: grande presentazione per la guida de L'Espresso, sette ristoranti al top

Non è mancato qualche piccolo intoppo

Presentata questa mattina al Teatro dell'Opera la 41°edizione della guida L'Espresso 'I ristoranti e i vini d'Italia 2019'. Davanti a una platea gremita di professionisti del settore sono stati consegnati i riconoscimenti. Tra le novità di questa edizione la guida dei vini diventa un inserto di quella dei ristoranti. "Il campo del cibo di qualità e del vino - ha detto il sindaco Dario Nardella a margine dell'iniziativa - consolida il matrimonio con il gruppo L'Espresso".

L'INCONVENIENTE 

Lo sgambetto alla manifestazione è stato fatto da alcuni rallentamenti sulla linea Alta Velocità che hanno visto numerosi ospiti provenienti da Milano bloccati a bordo dei convogli, motivo per cui la presentazione è slittata di quasi un'ora. A questo si è aggiunta l'assenza del ministro delle politiche agricole Gian Marco Centinaio che ha dovuto dare forfait per un improvviso cambio nella sua agenda di appuntamenti.

PREMI 

Chi sono quindi i migliori tra i settemila visitati dagli esperti? Al top dei ristoranti si confermano Casadonna reale di Castel di Sangro, Le Calandre a Rubano, l'Osteria Francescana di Modena, Piazza Duomo ad Alba, Uliassi a Senigallia, a cui si aggiungono Lido 84 di Gardone Riviera, e Hotel rosa alpina-St. Hubertus di Badia. Per loro cinque cappelli, il massimo per la guida L'Espresso.

A quota quattro cappelli 23 locali: Antica Corona reale-da Renzo, Berton, Borgo Santo Pietro-Meo modo, Casa Perbellini, Contraste, da Vittorio, Danì maison, Del Cambio, D'o Cornaredo, Duomo, Ibla, Hisa Franko in Slovenia, Hotel Mandarin oriental-Seta, Hotel Rome Cavalieri-la Pergola, Il pagliaccio, Krèsios, La madia, La peca, La trota dal'63, Lume, Madonnina del pescatore, Taverna Estia, e Villa Crespi. 

Nella parte alta della classifica Firenze spicca solo nella categoria Cappello d'oro - categoria riservata ai 'nuovi classici' - dove troviamo l'Enoteca Pinchiorri. Tra i toscani anche Caino a Montemerano, Lorenzo a Forte dei Marmi e Romano a Viareggio. 

Per ritrovare qualche locale cittadino bisogna scorrere l'elenco fino ai tre cappelli di Borgo San Jacopo e dell'Hotel Four Season- Il Palagio. Per poi arrivare ai due dell'Hotel St. Regis Winter by Caino e La bottega del buon caffè. Per chiudere con i ristoranti con un cappello: Castello del Nero (Tavarnelle), Cibreo, Da Bibo (Firenzuola) Grand Hotel Minerva, Grand Hotel Villa Cora, Gucci Osteria da Massimo Bottura, Gurdulù e Hotel Brunelleschi Santa Elisabetta, La leggenda dei frati, La Managere, La tenda rossa (San Casciano), Osteria di Passignano (Tavarnelle) e Trattoria Moderna.

Tra le pizzerie trovano un'ulteriore conferma:  Giotto pizzeria bistrot, La divina pizza, Le follie di Romualdo e Lo Spela (Greve in Chianti).


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