Cronaca

Via Pandolfini, maxi rissa in discoteca: senegalese sfregiato al volto

Due giovani senegalesi sono intervenuti per fermare tre giovani che picchiavano un ragazzo: uno ha avuto la peggio, con 30 giorni di prognosi. I tre sono scappati. Altra rissa in lungarno Dalla Chiesa

Notte a dir poco movimentata nella movida fiorentina. Quella trascorsa tra ieri e oggi è stata caratterizzata da una mega rissa e altre liti minori. Intorno all'alba è scoppiata una maxi-lite in un locale fiorentino, con scontri che hanno coinvolto anche due senegalesi intervenuti per cercare di calmare gli animi: uno dei due, il più grave, ha una prognosi di 30 giorni per un taglio al viso e una frattura a una mano. L'episodio si è avvenuto in via Pandolfini poco dopo le 5 del mattino. Sul posto sono intervenute alcune volanti della polizia, che hanno trovato in strada 150 persone, uscite per le aggressioni subite all'interno del locale.

Il 113 è stato chiamato da uno dei due senegalesi per denunciare un'aggressione da parte di tre giovani. Il ragazzo senegalese, insieme a parecchi altri clienti, era in coda per andare in bagno e sarebbe intervenuto per fermare i tre, che stavano picchiando e spintonando un ragazzo maghrebino. Il ragazzo senegalese è stato a sua volta colpito con un pugno al volto, come pure è stato aggredito il suo connazionale intervenuto per difenderlo. I tre autori delle aggressioni, secondo le prime ricostruzioni di origine albanese, sono poi riusciti a scappare.

Ad aumentare la confusione, una grande quantità di spray al peperoncino disperso nel locale, a tal punto che tre ragazze hanno richiesto un intervento medico per bruciori alla faccia e tosse. La polizia è al lavoro per ricostruire le cause degli scontri e ricostruire le dinamiche di quanto avvenuto.

Nella stessa notte si segnala anche un'altra lite. Gli agenti della polizia sono infatti dovuti intervenire, verso le 4:30, in una discoteca sul lungarno Dalla Chiesa, chiamati da alcuni ragazzi che hanno visto un loro coetaneo aggredito con colpi al volto.


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