Cronaca

Piazza Signoria, al via i lavori al Biancone: cantiere con webcam / VIDEO

Restauro finanziato tramite Art bonus dalla Salvatore Ferragamo

Al via oggi i lavori di restauro alla fontana del Nettuno. Il cantiere in piazza Signoria è in fase di montaggio: una volta ultimato sarà dotato di pareti trasparenti per consentire di ‘sbirciare’ l’andamento dei lavori dall’esterno e sarà inoltre dotato di una webcam e di un percorso visite per seguire passo passo la ‘rinascita’ del ‘Biancone.

Il restauro costa 1,5 milioni di euro nel triennio 2016-18, arrivati dalla maison Salvatore Ferragamo tramite Art Bonus. Oggi parte il primo lotto, che durerà un anno e costerà 600 mila euro. Il progetto è curato dai Servizi tecnici e Belle Arti del Comune e l’impresa esecutrice è la Restauri Artistici e Monumentali (RAM).

“Finalmente – ha dichiarato il sindaco Dario Nardella – stanno per iniziare i lavori di recupero di questo importante e molto amato monumento cittadino. Grazie alla maison Ferragamo per il generoso contributo e alla ditta esecutrice che ha organizzato un cantiere ‘aperto’ per far vedere a tutti come il ‘Biancone’ tornerà piano piano all’antico splendore”.

“Questa iniziativa comunica un messaggio importante, vale a dire quanto la collaborazione fra pubblico e privato, unitamente al rispetto dei reciproci ruoli, possa creare progetti coordinati a vantaggio della continua evoluzione qualitativa della città e vuole essere un ringraziamento della nostra famiglia a Firenze ed all’intenso sodalizio creato da mio padre che prosegue tuttora – ha affermato Ferruccio Ferragamo -. Tutto quello che abbiamo realizzato negli anni è dunque un modo per esprimere la nostra gratitudine a Firenze per quello che ci ha dato e ci auguriamo che operazioni come questa possano ripetersi sempre di più perchè il nostro Paese è ricco di monumenti e luoghi stupendi che meritano di essere restaurati e messi a disposizione di tutti”.

STORIA - Nel 1559 Cosimo I de’ Medici bandì un concorso per creare la prima fontana pubblica di Firenze, al quale parteciparono i più importanti scultori fiorentini dell’epoca: venne scelto il Nettuno di Bartolomeo Ammannati perché giudicato più significativo nell’esaltare i gloriosi traguardi marinari raggiunti in quei decenni dal Granducato di Toscana. L’apparato scultoreo venne eseguito tra il 1560 e il 1565, e fu inaugurato in occasione delle nozze tra Francesco I de’ Medici e la granduchessa Giovanna d’Austria il 10 dicembre 1565. La figura di Nettuno, realizzata in marmo bianco di Carrara riprende i tratti di Cosimo I de’ Medici, si erge su un piedistallo decorato con le statue di Scilla e Cariddi al centro della vasca ottagonale che contiene i quattro cavalli del cocchio. Ai suoi piedi stanno tre tritoni intenti a suonare delle tibie che zampillano acqua. Agli angoli della vasca sono presenti i gruppi di divinità marine, ciascuna delle quali ha ai piedi un corteo di ninfe, satiri e fauni in bronzo realizzati da Giambologna. La scultura marmorea non riuscì da subito ad ottenere l’apprezzamento dei fiorentini che scherzosamente diedero al Nettuno il soprannome di “Biancone”.

 


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