Cronaca

Scandicci, cade da impalcatura: operaio di 48 anni muore sul lavoro

L'incidente è avvenuto durante i lavori di rifacimento della facciata di un condominio

Durante i lavori di rifacimento della facciata di un condominio, un operaio, per cause in corso di accertamento, è caduto da un'impalcatura ed è morto per le ferite riportate nell'incidente.

L'incidente è accaduto questa mattina, intorno a mezzogiorno, nella zona centrale di Scandicci nel tratto compreso tra il Comune e il Parco dell'Acciaiolo.

Sul posto, in via Cilea, sono intervenuti i sanitari del 118, personale della Asl, polizia municipale e carabinieri.

L'uomo, un 48enne di origini albanesi, è caduto da un'altezza di almeno 15 metri ed è morto sul colpo. Secondo le prime informazioni, lavorava per una ditta edile di San Miniato, in provincia di Pisa.

"Una notizia terribile. Siamo toccati nel profondo come persone e come comunità, sconvolti e amareggiati di come ancora si possa morire di lavoro. Oggi è un giorno tristissimo per Scandicci", ha scritto il sindaco Sandro Fallani su Facebook, postando la foto che vedete sopra.

“Siamo già a due morti sul lavoro nel Fiorentino in edilizia durante l’emergenza coronavirus. Un’altra famiglia che piange un lavoratore che non torna a casa. E’ inaccettabile: quanti altri infortuni sul lavoro devono capitare per far capire che in edilizia c’è bisogno di più regole e non meno regole? Che sono pericolose le spinte di chi vuole allentare il Codice degli appalti a favore di una deregulation? E’ il momento che tutte le parti sociali assolvano il loro compito propriamente sociale, urgono disposizioni che non siano balzelli ma norme certe, precise, fruibili e applicabili. In questa fase di emergenza Covid19, dove ai protocolli sulla sicurezza sul lavoro si aggiungono quelli sulla salute con le misure antivirus, nei cantieri è urgente avviare subito l’attività dei comitati territoriali per la verifica delle disposizioni anti Covid19”, chiede Marco Carletti, segretario generale di Fillea Cgil Firenze.


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