Giornata Nazionale sindrome Down il 10 ottobre
"Cercare in tutti modi di creare nuove politiche sociali e nuovi modelli di intervento verso le persone affette da sindrome di Down"- ha detto Antonella Coniglio, Assessore provinciale alle Politiche Sociali
“È necessario – sostiene; sviluppando tra tutti i soggetti pubblici e privati consapevolezze e impegni programmatici che sviluppino buone prassi verso la formazione e l’inserimento lavorativo”.
“Quella di domenica deve essere una giornata speciale per tutti i bambini, giovani,adulti, donne e uomini, non solo a quelli affetti da sindrome di Down. È facile – aggiunge – accettare il “diverso” quando il problema riguarda gli altri, i nostri vicini, i nostri concittadini ma se il diverso, il non facile, entra in casa nostra è nostro figlio, fratello, sorella, allora ci scopriamo anche noi diversi, e io aggiungo per fortuna”.
“Per tanto tempo abbiamo relegato in uno spazio sociale altro da noi tutto quello che è diverso alternando sentimenti tra buonismo-distacco, condanna-comprensione. Dobbiamo garantire invece i diritti di cui usufruisce ogni altra persona ritenuta normale, parlo del diritto alla formazione e al lavoro, perché la solidarietà e il sentimento di fratellanza sono necessari ma non sufficienti”.
“Il social welfare – conclude l’assessore – non può essere dichiarato ‘fuori scenario’ solo perché non adeguatamente supportato dall’economia. Come se tutto questo fosse un dato immodificabile.
Le persone affette da sindrome di Down e le loro famiglie sono all’interno delle nostre comunità e per loro come per tutti gli altri dobbiamo lavorare unitamente perché le politiche di sviluppo di welfare, il benessere sociale, non sia no facilmente dichiarate non praticabili. È dovere delle amministrazioni intervenire a sostegno di tutti i cittadini cercando altre modalità ,condivise più largamente possibile, per esprimere politiche sociali forti e concrete”.