Vigiliamo sul digitale terrestre, l'intento della Regione Toscana
Prima del passaggio dall'analogico al digitale la Giunta regionale propone delle opportune osservazioni per mantenere il panorame locale toscano
Insomma il passaggio si, ma tutelando le piccole – medie emittenze locali che possono offrire la giusta pluralità nel panorama radio – televisivo toscano.
Come fare?
La Regione Toscana sembrerebbe optare per una dinamica fluida e graduale attraverso messaggi pubblicitari chiari che indichino il trasferimento del numero di sintonizzazione oltre a dei possibili finanziamenti regionali per l'adeguamento delle tecnologie.
C'è chi e d'accordo come il consigliere Danti(PD) e chi come Donzelli (PDL) che vuole “Vigilare per una ripartizione fatta sulla qualità del servizio e non per la vicinanza politica dell’emittente , no quindi a cartomanti, trasmissioni di mal costume e di gioco, ma risorse solo “per chi fa realmente informazione di servizio”.
Soddisfazione è arrivata anche dal consigliere Gian Luca Lazzeri (Lega Nord Toscana) che ha espresso il suo voto favorevole sottolineando tre punti precisi contenuti nel testo: “l’attenzione al lavoro dell’emittenza locale, al territorio che con il digitale terrestre potrà essere coperto del tutto, e l’interesse verso i cittadini, in particolare la popolazione anziana che potrebbe avere difficoltà nella sintonizzazione dei canali”.
Di lavoro “molto opportuno” ha parlato Marta Gazzarri (Idv): “Qualsiasi iniziativa volta ad accompagnare il passaggio è da accogliere positivamente, soprattutto se viene tenuta alta un’attenzione particolare verso le fasce più deboli della popolazione”.