Il Senato celebra 750 anni di Dante: show di Benigni, il regista scherza sul "PD"
Il comico e attore su Dante Alighieri: "Anche lui voleva fare un partito... un pD"
Celebrati a Roma i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri. Al centro dell’Aula del Senato il premio Oscar Roberto Benigni è intervenuto davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente di Palazzo Madama Pietro Grasso e al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. Benigni ha recitato a memoria il trentatreesimo canto dell'Inferno della Divina Commedia. Non sono mancati riferimenti al lavoro, alla nascita delle banche e qualche pungolatura alla politica.
Una ricorrenza, ha detto il regista, che "cade precisa, se cadeva tra due anni il Senato non c'era più, abolito. Dante ci ha pensato a nascere al momento giusto". "La Divina Commedia - ha sottolineato Benigni - è un miracolo, è un'opera la cui bellezza mozza il fiato", scritta in una lingua "che pur avendo oltre 700 anni si comprende ancora".
Parlando del poeta fiorentino, il comico e attore ha poi continuato: “I politici fiorentini hanno un caratteraccio, bisogna avere pazienza...". Poi parlando degli scontri dell'epoca, Guelfi, Ghibellini, insomma, ha detto "un Pd dell'epoca, il Partito Dante...". Ma precisando: "Si fa per giocare un po'".
Presenta in Senato anche il sindaco Dario Nardella: "Godi, Fiorenza, poi che se' sí grande, che