Multa per l'aeroporto di Peretola: “Troppo rumore”
L’esito dei controlli inviato al Ministero dell’ambiente e del patrimonio culturale
ARPAT ha segnalato a partire dall’anno 2015 l’aggravarsi della criticità presso i recettori (che servono a misurare il rumore nelle zone sorvolate dagli aerei) in Via Madonna del Terrazzo e l’emergere di una nuova, in corrispondenza di un condominio in via Bruno Buozzi 6, situato sulla direttrice di volo degli aerei.
Livelli indice LVA(***) rilevati c/o via Madonna del Terrazzo e Via Buozzi, |
|||
---|---|---|---|
valori LVA disponibili [dB(A)] |
|||
anno |
via Madonna del Terrazzo |
via Buozzi |
limite |
2012 |
63,4 (*) (2) |
- |
65 |
2013 |
63,7 (**) (2) |
- |
65 |
2014 |
65,1 (**) (2) |
- |
65 |
2015 |
65,8 (**) (2) |
68,1 (**)(3) |
65 |
2016 |
65,1 (**) (1) |
67,4 (3) |
65 |
(***) Livello di valutazione del rumore aeroportuale, (*) dato relativo a un quadrimestre, (**) dato relativo a due quadrimestri, (1) da misure ARPAT, (2) da misure di monitoraggio aeroporto, (3) valore calcolato da misure ARPAT e da misure di monitoraggio aeroporto. I dati in tabella mostrano in modo chiaro la criticità acustica presente presso i due ricettori.
CENTRALINE
La rete di monitoraggio è composta da cinque centraline di misura, quattro fisse ed una mobile, disposte nell’area circostante l’aeroporto in punti significativi per valutare l’impatto acustico sul territorio, che rilevano il rumore prodotto dai voli.
E’ stata impiegata anche una centralina mobile nel corso degli anni presso alcune abitazioni. In particolare, presso due condomini adiacenti in via Madonna del Terrazzo sono stati constati livelli di rumore dovuto al traffico aereo vicini al limite. La presenza di tali criticità risulterebbe peraltro evidente anche dai dati acquisiti dal sistema di monitoraggio dell’aeroporto, che mostrano il sostanziale aumento nel corso degli ultimi anni del livello di rumore misurato presso tali recettori.
MULTA
Recentemente, in assenza dell’aggiornamento necessario, ARPAT ha elevato a Toscana Aeroporti una sanzione amministrativa per mancato aggiornamento del piano entro il termine di legge, fissato a 18 mesi dalla data di accertamento.
In seguito, nell’ambito dei contatti con le amministrazioni locali, ha sostenuto la necessità di procedere al risanamento in tempi rapidi, anche ridotti rispetto a quelli previsti dal decreto, in considerazione della lunga durata del procedimento, con priorità di intervento presso Via Madonna del terrazzo e via Buozzi 6.